Gli accessori da cucina Michel BRAS sono una gamma di utensili per la cucina che soddisfano le esigenze dei professionisti. L’intera serie di accessori della serie è stata sviluppata e realizzata con passione e in qualità eccellente. Gli accessori convincono grazie alla combinazione perfetta di precisione, funzionalità e gradevolezza al tatto.

Pelaverdure a T | BK-0204

Lama 5,7 / 10,0 cm,

Impugnatura 10,8 cm

con 4  lame intercambiabili

Michel Bras, famoso chef in tutto il mondo, costituisce un vero e proprio esempio di come si possa trasformare il cibo in linguaggio.

Facciamo un passo indietro. La vita di Bras è sempre stata in cucina. Ha collaborato come cuoco nell’Auberge Lou Mazuc, situato a Laguiole, nella regione di Aubrac, nella Francia centro-meridionale. Piccoli e grandi passi verso il trionfo. Nel 1992 apre il proprio ristorante “Michel Bras” e in sette anni riesce ad ottenere tre stelle. Beh, un’impresa non da tutti insomma. Ma non soffermiamoci sulla “storia”. Soffermiamoci piuttosto su cosa racconta un piatto, concentriamoci su come la fusione di cibo, passione, arte e territorio possa mettere in piedi un racconto. La costruzione di un’identità di marca non è di certo un’ impresa banale eppure nel marketing mix di Bras si evince una coerenza interna valida, armoniosa che si è consolidata nel tempo. Tutti gli elementi fondanti, tra cui il ristorante, il prodotto, la distribuzione, il brand name, la location, il logo, danno vita ad un profondo discorso. La cucina di Bras risulta armoniosa grazie alla profonda conoscenza del territorio, l’Aubrac. Luogo che oltre ad acquisire un’importanza fondamentale per le sue connotazioni naturali, finisce per posizionarsi in un piano più profondo, diviene sorgente d’ispirazione. “Raccontare il mio amore per l’Aubrac, è come raccontare tutto, come raccontare il mondo. È raccontare me stesso, e allo stesso tempo raccontare la vita, l’arte e, certo, anche la cucina.” La particolarità di Bras si fonda sulla capacità di raffinare, manipolare, plasmare e risemantizzare una materia prima dotandola di un ulteriore significato. Un vero e proprio “bricoleur” che fonda il suo progetto partendo da un prodotto che, attraverso una sensibilità particolare nel manipolarlo, acquisisce una nuova vita, un nuovo ruolo e perché no, un nuovo significato. Le sue pietanze così, diventano delle vere e proprie trasposizioni dell’Aubrac su un piatto; ecco qui tutti gli elementi necessari per raccontare una storia.

Le sue ricette più famose Ma quali sono i piatti che hanno fatto la fortuna del geniale chef della provincia francese? Si potrebbero citare il Gargouillou de jeunes legumes, una sorta di costruzione del gusto fatta di germogli, erbe e fiori legati da una crema, con varianti in base alle stagioni. Il meraviglioso Coulant au chocolat, il celeberrimo tortino dal cuore caldo che ormai fa parte dei menu dolciari di quasi tutti i ristoranti d'elite del mondo. E le tante, innumerevoli creazioni a base di piante e prodotti dell'orto, decine delle quali coltivate personalmente negli appezzamenti e nei terreni che circondano Le Suquet. Tutti piatti accomunati da due qualità ben individuabili: la loro freschezza e la loro riproducibilità.